I Misteri di Campobasso possono essere definiti, senza timore di smentita, delle sacre rappresentazioni, ossia delle raffigurazioni che hanno per oggetto delle tematiche religiose. Benché queste caratteristiche e suggestive macchine processionali siano state ideate e realizzate intorno alla metà del XVIII secolo, la loro origine è il risultato di un processo evolutivo iniziato diversi secoli prima.
Le prime notizie che descrivono l’allestimento di sacre rappresentazioni a Campobasso risalgono alla metà del XVI sec. in occasione della visita in città del feudatario dell’epoca. Le principali corporazioni cittadine di artigiani, per rendere omaggio all’illustre ospite, allestirono, lungo il percorso effettuato dal corteo in visita, i cosiddetti Trionfi.
Si trattava di rappresentazioni allegorico-religiose costituite da una imponente ed elaborata struttura scenica e da diversi figuranti che, al passaggio del corteo, animavano la scena con canti e recitazioni. Le strutture, arricchite da iscrizioni e simboli inneggianti all’insigne visitatore, erano spesso dotate di congegni meccanici che permettevano il movimento di parte della scenografia.