Nato a Campobasso il 3 dicembre 1718 da una famiglia di umili contadini, Di Zinno riuscì a studiare la statuaria in legno e la scultura sacra a Napoli grazie all’aiuto dei fratelli. Benché il suo nome sia indissolubilmente legato ai Misteri, Di Zinno fu autore di diverse opere che possiamo ritrovare non solo in molte cittadine molisane ma anche in Puglia, Abruzzo e Campania. Considerato uno dei protagonisti delle arti settecentesche del Barocco meridionale, Di Zinno viene ricordato non solo per le sue qualità di artista ma anche come attivo partecipante della vita politica della città. Morì a Campobasso il 29 aprile 1781.
300 ANNI DI ARTE E MISTERI
Lento e alacre il tempo scorre nelle botteghe…Tra suoni ed odori, incastrate nelle strette vie, mani sapienti forgiano e plasmano ferri sulle indicazioni del poliedrico artista, Paolo Saverio di Zinno. Chi avrebbe immaginato che questo giovane campobassano, sarebbe stato poi al centro di un processo di rinnovamento delle “macchine” seicentesche dei Misteri campobassani. Tornato a Campobasso, dopo l’apprendistato campano, si distingue subito per la sua genialità creativa, che lo porterà a riformulare le espressioni creative contenute negli Ingegni campobassani, fondendo motivi dell’effimero barocco alle austere sacre rappresentazioni da cui nasceva la processione dei Misteri di Campobasso. In una costante attenzione verso il miglioramento della sfilata processionale che ogni anno continua, come nel passato, ad attrarre migliaia di visitatori, fedeli e turisti, nel capoluogo regionale, gli associati si impegnano in attività che rendono il “Museo” un punto di incontro vivace, fucina di iniziative culturali che ruotano intorno agli ingegni settecenteschi. Tanto si è fatto, tantissimo si può ancora fare: tra manifestazioni culturali e di intrattenimento l’Associazione si pone come traguardo la conservazione, valorizzazione e diffusione di questa processione, unica nel suo genere. Tra le varie iniziative si pensa ad una “rievocazione” della visita del re di Napoli Ferdinando II a Campobasso dal 12 al 15 settembre 1832, con l’allestimento straordinario dei Misteri, ammirati e lodati da re di Napoli. Un modo diverso per fare cultura, quello della rievocazione, che ben si adatterebbe alla valorizzazione di questo patrimonio immateriale della nostra terra. Ci auguriamo che il futuro, a 300 anni dalla nascita di Paolo Saverio di Zinno, sia pieno di idee, per salutare questa figura geniale e collocarla ancor di più nell’alveo culturale regionale e nel panorama artistico italiano.