Mistero di

S. ISIDORO

(1080-1130 d.C.) Patrono dei contadini, è riconoscibile dalla raffigurazione di un miracolo compiuto: il Santo, contadino presso il Cavaliere Giovanni de Vergas, percuotendo il terreno con il suo bastone, fece scaturire dell’acqua per dissetare il suo padrone. Sul Mistero è inoltre presente la raffigurazione di una Face (grosso tronco di legno intonacato di cera con in cima un pezzo di legno acceso), un elemento che non riguarda nello specifico né il Santo, né la scena rappresentata ma rimanda alla devozione dei contadini campobassani che erano soliti allestire una Face in occasione della solennità del Corpus Domini.

  • PERSONAGGI:

    5

  • ALTEZZA:

    5,10 m.

  • null

    PESO:

    490 kg

  • PORTATORI:

    18 + 2 agli Scannetti

  • VICE CAPO SQUADRA:

    1

  • CAPO SQUADRA:

    Antonio LOMMANO

Mistero di

S. CRISPINO

(III sec. d.C.) Abbandonate le nobili origini romane, si recò a predicare il Vangelo in Gallia e, per vivere, imparò a cucire scarpe. La scena raffigurata dal Mistero ripropone un episodio della vita del Santo il quale, mentre si trovava con due apprendisti nella sua bottega, vide apparire tre angeli con in mano i simboli del futuro martirio che avvenne sotto l’imperatore Massimiano (la spada segno della decapitazione, la palma, simbolo del martirio, la corona, per i meriti del Santo). Gli strumenti da calzolaio presenti sul tavolo rendono inequivocabile l’identificazione di S. Crispino.

  • PERSONAGGI:

    6

  • ALTEZZA:

    4,70 m.

  • null

    PESO:

    433 kg

  • PORTATORI:

    14 + 2 agli Scannetti

  • VICE CAPO SQUADRA:

    1

  • CAPO SQUADRA:

    Antonio BARBATO

Mistero di

S. GENNARO

(metà III sec. d.C.) E’ contraddistinto sul Mistero da due elementi: la rappresentazione delle ampolle contenenti il sangue del Santo e la raffigurazione allegorica della città di Napoli di cui il Santo è protettore. Attraverso l’immagine del Vesuvio e l’allegoria del fiume Sebeto, raffigurato come un vecchio seminudo e disteso che con una mano teneva una vanga e sotto l’altra una brocca dalla quale fuoriusciva dell’acqua. Nulla si sa a proposito della tabella di legno portata da un angelo con la scritta in latino “Est nobis in sanguine vita” cioè “Per noi la vita è nel sangue”.

  • PERSONAGGI:

    5

  • ALTEZZA:

    5,20 m.

  • null

    PESO:

    401 kg

  • PORTATORI:

    14 + 2 agli Scannetti

  • VICE CAPO SQUADRA:

    1

  • CAPO SQUADRA:

    Nicola MANCINELLI

Mistero di

ABRAMO

Il Mistero ripropone fedelmente il passo della Genesi (22, 1-13) in cui il Signore mette alla prova l’obbedienza di Abramo chiedendogli di sacrificare il suo unico figlio. In questo caso, tutti gli elementi che compongono la scena (Abramo, il coltello, l’angelo, Isacco, l’altare del sacrificio, l’agnello) consentono di identificarla senza incertezze o dubbio alcuno.

  • PERSONAGGI:

    3 + 1 Agnello

  • ALTEZZA:

    4,10 m.

  • null

    PESO:

    420 kg

  • PORTATORI:

    14 + 2 agli Scannetti

  • VICE CAPO SQUADRA:

    1

  • CAPO SQUADRA:

    Christian SCOCCIMARRA

Mistero di

MARIA MADDALENA

La scena raffigurata dal Mistero trae origine da un’antica tradizione medievale secondo cui, dopo la Risurrezione di Cristo, Maria Maddalena e alcuni cristiani furono abbandonati alla deriva in una barca senza remi né vele che miracolosamente approdò nel sud della Francia. Qui Maria Maddalena visse in penitenza fino a quando, sentendo la fine vicina, chiese al Vescovo San Massimino di comunicarla. Il Vescovo, entrato in chiesa, vide il corpo di Maria Maddalena sospeso a mezz’aria nei pressi dell’altare e la sua anima salire al cielo.

  • PERSONAGGI:

    6

  • ALTEZZA:

    5,40 m.

  • null

    PESO:

    530 kg

  • PORTATORI:

    18 + 2 agli Scannetti

  • VICE CAPO SQUADRA:

    1

  • CAPO SQUADRA:

    Giuseppe CARUSO

Mistero di

S. ANTONIO ABATE

(III-IV sec. d.C.) Visse da eremita nel deserto e fu molte volte tormentato e tentato dal diavolo. Gli elementi iconografici caratteristici di S. Antonio Abate presenti nella scena raffigurata dal Mistero sono il bastone a forma di “T” (tipico degli eremiti), il campanello (il cui squillo invitava il Santo alla preghiera), il libro delle preghiere (utilizzato dal Santo quotidianamente), il fuoco (dal quale il Santo ha potere di liberare chi lo invoca), i diavoli (sia nella forma più consueta, sia sotto le sembianze di giovane fanciulla che tenta il Santo dal punto di vista carnale).

  • PERSONAGGI:

    6

  • ALTEZZA:

    5,80 m.

  • null

    PESO:

    493 kg

  • PORTATORI:

    16 + 2 agli Scannetti

  • VICE CAPO SQUADRA:

    1

  • CAPO SQUADRA:

    Maurizio DI NONNO

Mistero dell'

IMMACOLATA CONCEZIONE

Della Vergine Maria, pur non essendo esplicitamente citata nelle Sacre Scritture, è stata oggetto di venerazione fin dalle origini del Cristianesimo. Gli elementi caratteristici della raffigurazione dell’Immacolata Concezione della Vergine Maria, tutti presenti nel relativo Mistero, sono tratti sia dal Libro dell’Apocalisse (12, 1-2) sia dal Libro della Genesi (3,15). Nel primo si fa riferimento ad “una donna vestita di sole con la luna sotto i suoi piedi e una corona di dodici stelle sul capo”, mentre nel secondo si prefigura l’ostilità tra la stirpe della donna e quella del serpente tentatore.

  • PERSONAGGI:

    6

  • ALTEZZA:

    5,80 m.

  • null

    PESO:

    436 kg

  • PORTATORI:

    16 + 2 agli Scannetti

  • VICE CAPO SQUADRA:

    1

  • CAPO SQUADRA:

    Antonio DI TOTA

Mistero di

S. LEONARDO

(VI sec. d.C.) Secondo la tradizione S. Leonardo nato e vissuto nell’attuale Francia, ottenne dal Re Clodoveo il privilegio di poter chiedere la liberazione dei prigionieri che avesse incontrato. A S. Leonardo sono attribuiti diversi miracoli compiuti in favore di persone che, imprigionate ingiustamente, vennero miracolosamente liberate. Per questo motivo il Santo è considerato il patrono dei carcerati. Nella scena raffigurata dal Mistero, la presenza di due carcerati sorvegliati da un alabardiere, permette di riconoscere facilmente il Santo.

  • PERSONAGGI:

    7

  • ALTEZZA:

    5,40 m.

  • null

    PESO:

    402 kg

  • PORTATORI:

    14 + 2 agli Scannetti

  • VICE CAPO SQUADRA:

    1

  • CAPO SQUADRA:

    Jacopo STIVALETTI

Mistero di

S. ROCCO

(XIV sec. d.C.) Abbandonate le nobili origini francesi, S. Rocco partì pellegrino per l’Italia dove guarì numerosi appestati. Durante il viaggio di ritorno in patria si ammalò e riuscì a sopravvivere grazie al cibo portatogli da un cane. Arrestato con l’accusa di essere una spia, morì in carcere colpito dalla peste. Numerosi elementi iconografici contribuiscono ad identificare la figura del Santo nella scena raffigurata nell’omonimo Mistero: la ferita sulla gamba (causata dalla peste), il cane, l’appestato disteso a terra, la tabella portata da un angelo con la scritta “Rochum invoca et sanus eris” cioè “Invoca S. Rocco e sarai guarito”.

  • PERSONAGGI:

    4 + 1 cagnolino

  • ALTEZZA:

    4,80 m.

  • null

    PESO:

    378 kg

  • PORTATORI:

    12 + 2 agli Scannetti

  • VICE CAPO SQUADRA:

    1

  • CAPO SQUADRA:

    Francesco LONARDELLI

Mistero de

L’ASSUNTA

Anche dell’Assunzione al Cielo della Vergine Maria non si fa menzione nelle Sacre Scritture, ma fin dalle origini del Cristianesimo, si credette che Maria, per il particolare privilegio di essere stata concepita senza macchia, fosse stata assunta in Cielo in anima e corpo. Tale convinzione è stata definita come Dogma di Fede della Chiesa Cattolica dal Pontefice Pio XII nel 1950. Nessun elemento ricavabile dalle Sacre Scritture caratterizza la rappresentazione dell’Assunzione al Cielo della Vergine Maria che nel tempo è stata perlopiù raffigurata come nel Mistero dell’Assunta, sollevata tra le nubi al di sopra di una tomba vuota e accolta in Cielo da Cristo risorto.

  • PERSONAGGI:

    7

  • ALTEZZA:

    6,00 m.

  • null

    PESO:

    495 kg

  • PORTATORI:

    16 + 2 agli Scannetti

  • VICE CAPO SQUADRA:

    1

  • CAPO SQUADRA:

    Ivan DEL PESCO

Mistero di

S. MICHELE

Nel Libro dell’Apocalisse (12, 7-8) è scritto che “Michele con i suoi angeli ingaggiò battaglia contro il dragone; e questo combattè insieme ai suoi angeli; ma non prevalsero: il loro posto non si trovò più nel cielo”. Da questo racconto derivano gli elementi iconografici caratteristici che identificano il Santo Arcangelo (la spada sguainata, il diavolo sotto i suoi piedi) che sono presenti nella scena raffigurata dal Mistero di S. Michele in cui compaiono anche la bocca dell’Inferno entro cui sono precipitati i diavoli ribelli e una sedia capovolta che rappresenta il potere rovesciato di chi crede di potersi sostituire a Dio.

  • PERSONAGGI:

    4

  • ALTEZZA:

    5,10 m.

  • null

    PESO:

    520 kg

  • PORTATORI:

    18 + 2 agli Scannetti

  • VICE CAPO SQUADRA:

    1

  • CAPO SQUADRA:

    Giuseppe TALLARITA

Mistero di

S. NICOLA

(III-IV sec. d.C.)  Dei tanti miracoli attribuiti da S. Nicola la scena raffigurata dall’omonimo Mistero ripropone quello compiuto in favore di un fanciullo di Bari che, rapito dai Saraceni, era stato venduto al Re di Babilonia. Una sera, mentre il fanciullo stava servendo da bere al re, apparve S. Nicola che lo prese per i capelli e lo riportò in patria sotto lo sguardo stupito degli astanti. Un ulteriore elemento che permette di identificare S. Nicola è il libro con sopra tre sfere d’oro, portato dall’angelo: il libro rappresenta il Vangelo che secondo la tradizione fu donato al Santo dall’Imperatore Costantino, mentre le tre sfere d’oro rappresentano le doti miracolosamente procurate dal Santo a tre fanciulle che altrimenti non avrebbero potuto sposarsi.

  • PERSONAGGI:

    9

  • ALTEZZA:

    5,30 m.

  • null

    PESO:

    605 kg

  • PORTATORI:

    20 + 2 agli Scannetti

  • VICE CAPO SQUADRA:

    1

  • CAPO SQUADRA:

    Luca LICAMELI

Mistero del

S.S.mo CUORE di GESÙ

Osservando la scena raffigurata dal tredicesimo Mistero è possibile individuare due principali elementi caratteristici: la Natività, simboleggiata dalla presenza di Maria e Giuseppe sulla base del Mistero e il Santo Nome di Gesù, identificato dalle lettere presenti all’interno del grosso cuore alla sommità della struttura. La tabella posta sulla base indica che la scena rappresenta il S.S.mo Cuore di Gesù la cui raffigurazione, però, non concorda con gli elementi presenti. Un ulteriore elemento rappresentativo è costituito dal bastone fiorito in mano a San Giuseppe che ricorda la tradizione dei Vangeli apocrifi, secondo cui Giuseppe fu scelto come sposo di Maria dopo che il suo bastone fiorì miracolosamente.

  • PERSONAGGI:

    6

  • ALTEZZA:

    5,60 m.

  • null

    PESO:

    566 kg

  • PORTATORI:

    20 + 2 agli Scannetti

  • VICE CAPO SQUADRA:

    1

  • CAPO SQUADRA:

    Vito NANNI

PAOLO SAVERIO DI ZINNO

Nacque a Campobasso la notte del 3 dicembre, alle ore 10, da Lucia de Socio legittima moglie del campiere Andrea di Zinno e su conforme licenza dell’Arciprete della Trinità, don Carlo Fasulo, fu battezzato nella parrocchia di S. Bartolomeo Apostolo dal canonico don Francesco Vaglia, il giorno stesso, prima che l’infante…

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